Tuttixtutti: un concorso per finanziare le attività di solidarietà della parrocchia

«Anche quest’anno sarà un successo per tutti». È lo slogan del concorso per le parrocchie TuttixTutti, promosso dalla Cei, che riparte dal 1° febbraio. Ogni parrocchia potrà parteciparvi iscrivendosi online su www.tuttixtutti.it, creando un gruppo di lavoro, ideando un progetto di solidarietà e organizzando un incontro formativo per promuovere il sostegno economico alla Chiesa cattolica.

La novità principale dell’edizione 2018, l’ottava, è la durata del concorso che passa da 3 a 4 mesi; le parrocchie avranno così un mese in più a disposizione per preparare e inviare le proprie candidature e organizzare gli incontri formativi.

Le iscrizioni saranno sono state aperte il 1° febbraio mentre la proclamazione dei vincitori avverrà il 30 giugno. Dieci i premi, compresi tra €1.000 e €15.000, ai progetti di solidarietà che saranno giudicati più meritevoli (in abbinamento con gli incontri formativi organizzati).

«Nelle sette precedenti edizioni siamo rimasti colpiti dalla fantasia e dallo spirito d’iniziativa delle parrocchie che hanno aderito al bando nazionale – afferma Matteo Calabresi, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica – presentando progetti di utilità sociale a sostegno delle più svariate situazioni di disagio e fatica emergenti dal territorio. Lo scorso anno sono state ben 453 le parrocchie iscritte, con migliaia di persone coinvolte e centinaia di progetti presentati. I vincitori hanno potuto avviare iniziative utili a tutta la comunità come nel caso del progetto presentato dalla parrocchia San Lazzaro di Lecce, 1° premio edizione 2017, che ha realizzato uno spazio socio-lavorativo per italiani e stranieri in grave emarginazione, o, tra le altre proposte, l’avviamento dell’orto sociale, ideato dalla parrocchia SS. Trinità di Scalea che si è aggiudicata il 2° premio, con il coinvolgimento di nonni, adulti e giovani; o anche il 3° classificato, la parrocchia san Simpliciano di Milano, che ha pensato a un servizio per persone senza fissa dimora che, grazie al sostegno della comunità parrocchiale, potranno sentirsi finalmente a casa. Mi auguro che, anche quest’anno, le parrocchie partecipino numerose al nostro concorso per offrire risposte tangibili alle esigenze della collettività».